28/12/09

FILASTROCCHE
PER MAESTRE
E PER GENITORI
PER BAMBINI
E PER EDUCATORI
Filastrocca di Natale 2009
Dedicata alla Befana più buona del mondo
che per quasi 30 anni ha lasciato
sotto al camino della nostra cucina
tre calze giganti indimenticabili:
una befana proprio speciale!
Filastrocca della Befana
(in dialetto romanesco)
Borbotta la Befana vicino ar camino:
“Quer Babbo Natale è proprio ‘n vorpino!
Lui è sempre bello tutto soridente
e io? Na vejarda senza manco un dente.
Lui cor vestito novo de panno rosso
e io? Solo i rattoppi me porto addosso!
Lui ci ha i bordi de pelo intorno ar beretto
e io? ‘No straccio vecchio de fazzoletto.
Ai piedi c’ha certi stivali, neri, de pelle
e io ? Ci ho da cent’anni ‘e stesse pianelle.
Lui va con ‘na slitta tirata da renne
e io ? co’ la scopa m’incastro all’antenne.
Lui canta “Merry Christmas” perché è americano
e io canto? Ma io manco me ricordo
più come me chiamo…
Lui è bello e fotogenico, va in televisione
e io? So’ così brutta, me ne dovrò anna’ in pensione…
Vabbè… armeno quest’anno, vojo fa’ l’urtimo giro
poi dall’anno prossimo, prometto, me ritiro.
Perché? Perché lui gioca d’anticipo
(e pperò così nun vale)
je porta li regali alla notte de Natale!
E quando ar sei gennaio ariva la Befana
quelli stanno a giocà già da na settimana.
Così che je rimane a ‘sta vecchia poveretta?
Porto ai ragazzini giusto ‘na carzetta!
Ma: er padre pensa ar dentista e carie e otturazioni,
la madre all’allergologo e all’indiggestioni,
li ragazzini poi, ci ho perso le speranze,
sai a che cosa penzano? A fini’ li compiti delle vacanze.
Ma passerò quest’anno… giusto pe’ tradizione
(e pure pe’ nun da’ ar Babbo sta bella soddisfazione!)
Vola lenta la Befana pe’ tetti e pe’ cammini
se magna noci e biscotti e se scola i bicchierini,
lascia tutte le carze sotto a ogni cammino
e mai che se dimentichi de ajio e carboncino.
Ma vede ‘n ragazzino: “ Porello, sta ancora arzato!
sta’ a scrive li compiti che nun ha completato…”
“Ah! Befana mia ce voleva proprio er rifornimento”
pija a calza de la Befana e poi tutto contento
se magna ‘na cioccolata e doppo ‘na carammella:
mo’ sì che a grammatica je pare un po’ più bella!
E mentre er pupo studia e ripassa l’ortografia
je soride a Befana e zitta zitta vola via:
“Massì… macchè pensione, domani è n’antro giorno.
E sai che je dico a Babbo? Io n’antr’anno ce aritorno:
sarà pure famoso, cara “invenzione americana”
ma qui a Roma dentro ar core ce rimane la Befana!”
Autrice Simona Maiozzi
www.letturacheavventura.it
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05/05/09

TANTE ALTRE FILASTROCCHE SU
Poesia per la
Festa della mamma 2009

UN REGALO SPECIALE

Cara mamma ho un’idea per la tua festa
che mi gira da giorni per la testa!
Mamma, per me tu sei speciale
e ti meriti un dono “originale”.

Sai quella cosa che non trovi mai,
quella cosa che vorresti ma non hai?
Mi dici : “No…non ora! Non adesso!”
e io guardo l’orologio un po’ perplesso:

c’è qualcosa che ti fa correre in fretta
come un treno che passa e non aspetta,
che ti dà ansia e preoccupazione…
Ma cara mamma, ho la soluzione!

Ti regalo il dono più prezioso:
il tempo dei sogni e del riposo,

il tempo che rilassa e che rinfranca
per quando torni a casa stanca stanca,

il tempo di una gran bella risata
per quando sei nervosa ed arrabbiata,

il tempo di leggere un libro che ti piace
per quando vuoi restare in santa pace

e il tempo delle coccole e dei baci
per quando voglio dirti che mi piaci :

ma tieni stretto il tempo,
non deve più scappare!!!

Voglio avere tutto il tempo
di starti ad abbracciare…
Autrice: Simona Maiozzi
www.letturacheavventura.it
Aprile 2009
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"FILASTROCCHE DI SIMONETTA"
SI RICHIEDE DI
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SIMONA MAIOZZI
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LICENZA CREATIVE COMMONS

15/03/09

SPECIALE POESIAdedicata a tutti i docenti
che lavorano con impegno e passione:

Io credo

Io credo nei bambini.

Rispetto la loro dignità di uomini
le piccole ali
che voleranno alte
domani.

Io credo nel futuro.

Costruisco a mani nude
nuove strade
verso nuovi orizzonti.

E sorrido.

Io credo nel mio lavoro.

Nel pallottoliere della scuola,
non sarete mai numeri.

Perché
io

credo
nei
bambini.

La maestra Simona Maiozzi

Roma, 3 Febbraio 2009

Questa poesia è stata inserita in tantissimi siti web italiani
e anche stranieri tradotta in spagnolo e in inglese.
Se sei un'insegnante e ti riconosci in queste parole...è anche per te!
Se vuoi scrivermi: info@letturacheavventura.it

Filastrocca del nonno
Ho un nonno speciale lontano lontano:
oggi è la sua festa e allora festeggiamo.
Non mi tiene più in braccio
eppure mi vuol bene.
Sento l’aria se lo abbraccio
e lui non mi trattiene.
Leggermente mi accarezza
quando insieme camminiamo
mi sorride con dolcezza
ma non mi tiene più per mano.
Rido della sua risata
perché gli rassomiglio
ma ha la voce affaticata,
è quasi un bisbìglio.
“Sta su in cielo” mi hanno detto
“E’ volato in Paradiso”.
Quand’è sera nel mio letto
io ripenso al suo sorriso
e con tutto il sentimento
chiamo: “Nonno!” nel torpore.
Poi serena m’addormento
con il nonno dentro al cuore.
Autrice: Simona Maiozzi
Dedicata a mio nonno Dino
dalla sua "Sorrisodinonno"
altre filastrocche sul mio sito:
Filastrocca
di Carnevale
.
chi legge bene e chi legge male
chi legge lento e chi invece ha fretta
chi legge veloce e poi balbetta
chi fa le pause da gran attore,
chi fa gli acuti come un tenore
chi legge stridulo con voce fina,
chi “scoccoda” più forte di una gallina
chi legge soave e incanta i bambini,
chi legge di corsa e salta i puntini.
C’è chi cinguetta come un uccello,
chi legge e sputacchia
(ci vuole l’ombrello)
chi legge le fiabe al proprio bambino,
chi legge la notte fino a mattino
chi legge libero chi invece in prigione,
c’è chi legge all’ombra di un ombrellone
chi legge in bagno e chi sul divano,
chi s’addormenta col libro in mano
chi legge in tram, chi invece sul treno,
chi, sotto la pioggia, legge sereno.
Chi legge la dieta sul manuale
(e dopo si ingozza come un maiale)
chi legge e prega con tanta fede,
chi legge l’oroscopo e poi…
non ci crede!
chi le ricette legge in cucina
poi pranza da mamma (così si fa prima)
chi legge solo, chi in compagnia ,
chi “solo” i menù, venerdì, in pizzeria
chi legge in metro e chi in crociera ,
chi legge e piange e si dispera
chi invece trema per il terrore
e chi legge e sogna il grande amore.
Chi legge poco e chi quasi mai ,
chi legge e di libri ne vuole assai :
ognuno legge diversamente ma…
chi sarà il peggio?
Chi non legge per niente!!!


Autrice: Simona Maiozzi
http://www.letturacheavventura.it/

Gennaio 2009


Filastrocca di Natale
La lettura di Babbo Natale


Babbo Natale è abituato
che ogni sera, vicino al camino,
si mette in poltrona e legge beato
sorseggiando un bel grappino.
Legge poesie, novelle, racconti
libri di storia e di geografia:
viaggia sui sogni di nuovi orizzonti,
vola su nuvole di fantasia.
Ma nel silenzio di notte tranquilla,
proprio nel mezzo dell’avventura,
ecco improvvisa la sveglia squilla
e interrompe la bella lettura!
Babbo Natale si alza paziente,
indossa giubba, stivali e berretto,
prende il sacco e sorridente
si prepara al suo viaggetto.
Le sue renne sono pronte
e l’aspettano già fuori
con la stella sulla fronte
e la slitta con i cuori.
Babbo Natale sistema il sacco
di regali bello pieno,
controlla bene pacco per pacco
e poi parte con viso sereno.
Attraversando paesi e nazioni
vola la slitta e corre e va
porta regali ai bimbi buoni
e lascia una scia di felicità.
Come ogni anno il giro è finito.
Tornan le renne a Rovaniemi.
Babbo Natale è un po’ sfinito:
i reumatismi gli danno problemi…
“Son diventato troppo vecchietto!”
esclama Babbo muovendosi piano.
Si mette il pigiama, si infila nel letto
con il suo libro stretto in mano.
Legge al calduccio mentre la neve
fiocca lenta sul suo davanzale.
La luce è fioca sempre più lieve
già dorme e sogna Babbo Natale

Autrice: Simona Maiozzi

www.letturacheavventura.it
dicembre 2008

Filastrocca di Carnevale sulla lettura

Nel calendario dopo il Natale
arriva presto l’Epifania;
poi c’è febbraio col Carnevale
e si festeggia in allegria.
Nelle strade e in ogni piazza
tra coriandoli e stelle filanti
c’è chi grida e chi schiamazza
e chi intona lieti canti.
C’è chi scherza, chi ride, chi balla,
chi si maschera e chi si traveste.
C’è chi canta, chi salta, chi strilla,
chi bastona su tutte le teste.
Frigge l’olio nelle padelle
con le frappe e le castagnole:
che profumo di dolci frittelle!
Ogni bimbo goloso ne vuole!
Tra festoni e bandierine
marciano a ritmo le sfilate:
quante buffe mascherine
dalle facce assai truccate!
Dopo le ore più divertenti
per i bambini finisce la festa:
tornano a casa sorridenti
con i coriandoli sulla testa.


Autrice: Simona Maiozzi
http://www.letturacheavventura.it/

Gennaio 2008